La cartografia antica è risultato di una produzione con finalità politico-economiche, eseguita da scienziati, architetti, agridimensori al servizio di uffici centrali e periferici dello stato, del principe e della comunità: scopo è disporre della documentazione di un dominio e disegnare piani di controllo di un territorio (come nel caso delle mappe di confine) o particolari aspetti del popolamento come quelle mappe che documentano l'estensione e la qualità delle colture, le tipologie dei borghi, la presenza di edifici specialistici come chiese, mulini, castelli che disegnati nelle loro diverse qualità potevano fornire indicazioni preziose sul tipo e qualità delle difese, oltre che la topografia e disposizione.
Le Fonti geo-iconografiche rivelano la loro ricchezza quanto più sono messe in relazione alle vicende storiche che hanno interessato l'ambito territoriale che lo ha prodotto e alle finalità. La cartografia storica è in grado di rivelare in controluce le più ampie tematiche che investono il territorio inteso come bene culturale, ricco dei segni della presenza umana e dunque testimonianze anche figurative della storia dei popoli e dei gruppi sociali, che a vario titolo hanno utilizzato le risorse dell'ambiente, modificandolo e organizzandone il disegno.