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I terrilogi di Castelnuovo di Garfagnana

a cura di Sara Moscardini, gennaio 2016

Introduzione

Castelnuovo di Garfagnana e il Duomo

Sebbene la storia della parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo di Castelnuovo di Garfagnana sia quasi millenaria, la gran parte delle carte custodite nel suo archivio non risale a prima degli anni '50 del '900.

Sappiamo però che in passato l'archivio conservava un importante nucleo di documentazione storica: lo studioso Livio Migliorini (1874-1940) riferisce della presenza di un centinaio di valori manoscritti, di un Terrilogio dei Beni Stabili dell’Opera di San Pietro di Castelnuovo fatto per ordine dell’operaro Francesco Antonio Giannotti, di vari grafici dei quali uno rappresenta la chiesa, campanile e cimitero di San Pietro, di vari carteggi con i Vescovi di Modena e di Lucca; similmente Nino Cortese nel suo volume del 1923 La Garfagnana Estense durante la denominazione francese (1796-1799) ricordava che le carte erano nel massimo disordine e (…) in pessime condizioni.

L'evidente frattura temporale è quella della Seconda Guerra Mondiale: nel 1944-45, con l'attestarsi della Linea Gotica lungo il crinale appenninico, si scelse con ogni probabilità di allontanare dalla canonica i volumi ritenuti più importanti e di maggior pregio, vale a dire i registri dei sacramenti e i due terrilogi della parrocchia, risalenti al XVI e XVIII secolo. Scelta oculata in quanto questa documentazione si salvò dai bombardamenti che distrussero la canonica e il resto dell'archivio lì rimasto. 

I due terrilogi scampati alle macerie, simili per contenuti ma diversi per epoca e forma, sono spesso stati oggetto di studio: si tratta di manufatti pregevoli che testimoniano non solo la perizia grafica degli esecutori ma anche gli interessi e la sensibilità dei committenti.

Il terrilogio, genere documentario afferente all’epoca moderna, è la descrizione dei possedimenti terrieri di un determinato soggetto sotto forma di elenco: si tratta di documentazione che viene commissionata generalmente per avere conoscenza e mantenere memoria precisa della natura e dei confini dei propri beni fondiari, allora basilari per il sostentamento quotidiano. In un’epoca in cui tali informazioni si trasmettevano per tradizione orale, il terrilogio era un mezzo fondamentale per mantenere questo tipo di notizie poiché le controversie giudiziarie legate alla terra erano all’ordine del giorno: il terrilogio diveniva strumento inoppugnabile di fronte alle pretese di un potenziale avversario.

Per citare questo speciale:

Sara Moscardini, I terrilogi di Castelnuovo di Garfagnana, in Percorsi, 13, Portale Archivistico Toscano, gennaio 2016