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L'Archivio Piero Calamandrei

Piero Calamandrei
PC.29.2.5.9

Archivio Piero Calamandrei

a cura di F. Mascagni

Indirizzo: Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Via Carducci 5/37 50121 Firenze

Telefono: 055 284296

Indirizzo e-mail: isrt@istoresistenzatoscana.it

Sito web

Il patrimonio documentario  prodotto da Piero Calamandrei (giurista, docente universitario, politico, costituente, Firenze, 21 aprile 1889 – Firenze, 27 settembre 1956) è un classico esempio di "archivio diasporico", un complesso il cui vincolo archivistico originale è stato infranto a seguito di alcune vicende. I nuclei in cui oggi si divide l'archivio Calamandrei sono quattro, conservati a Trento, Firenze, Roma e Montepulciano. Cronologicamente il primo ad uscire dal complesso originario fu quello donato nel 1960 dalla moglie Ada Cocci al Museo storico del Trentino, comprendente i documenti relativi alla partecipazione del marito alla Grande guerra e in particolare all'ingresso delle truppe italiane in Trento avvenuto il 3 novembre 1918. Il secondo è quello conservato presso l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana di Firenze, che viene qui descritto. Il terzo nucleo è quello depositato nel 2007 dalla nipote Silvia Calamandrei presso la fondazione Centro d'iniziativa giuridica Piero Calamandrei di Roma, che conserva documenti di natura strettamente giuridica. Infine il quarto nucleo documentario è stato donato nel 2008 alla Biblioteca archivio Piero Calamandrei di Montepulciano e comprende le carte più strettamente private del giurista fiorentino e della sua famiglia.

Il fondo Piero Calamandrei conservato presso l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana costituisce il più consistente dei complessi documentari lasciati dal giurista fiorentino. Donato a partire dal 1960 da Ada Cocci, rispecchia fedelmente l'ordinamento che fu dato alle carte negli anni '60 del '900 da Maria Piani Vigni, storica segretaria di PC. A tale ordinamento, basato su di un criterio essenzialmente tematico, è seguito negli anni 2000 un lavoro di inventariazione analitica delle carte a cura di Michela Nicastro. La documentazione copre un arco cronologico piuttosto vasto che va dal 1895 fino al 1983 e offre una visione completa delle molteplici attività del  soggetto produttore. Il complesso archivistico consta di ben quarantanove buste ed è articolato in sei serie: I Politica, diritto cultura, II L'uomo politico, III Studi e interventi tematici, IV Carteggio, V Materiali diversi, VI Materiale a stampa.

La prima serie è composta da documenti piuttosto eterogenei suddivisi in fascicoli tematici: Scritti e interventi tra politica e diritto, Politica e cultura tra Resistenza e dopoguerra, Commemorazioni di antifascisti e resistenti. Tra i documenti di questa prima serie emergono come particolarmente significative le carte relative ad alcuni procedimenti giudiziari che ebbero grande risonanza in Italia: gli scritti per il processo per l'aggressione a Giovanni Amendola, il processo a carico di Guido Aristarco e Renzo Renzi con gli scritti in materia costituzionale a riguardo, le carte relative alla difesa di Danilo Dolci processato a Palermo per il celebre "sciopero alla rovescia" di Partinico.

La seconda serie raccoglie principalmente i documenti legati all'attività politica di Calamandrei, dai tempi del Partito d'azione fino all'esperienza nelle file di Unità popolare: testi di comizi, discorsi e conferenze, gli atti parlamentari relativi alle proposte, alle interrogazioni e alle interpellanze presentate da PC.

La terza serie si articola in sezioni dedicate ad alcuni temi centrali negli interessi di Calamandrei quali la Costituzione e l'ordinamento costituzionale ed il Federalismo europeo, con numerosi appunti manoscritti e corripondenza con importanti personalità tra cui Giuseppe Antonio Borgese, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. La prima sezione in particolare riflette l'apporto del giurista alla stesura della Costituzione: membro della Consulta nazionale, poi eletto all'Assemblea costituente per il Partito d'azione, Calamandrei fece parte della Commissione dei Settantacinque incaricata di redigere la bozza del testo della Costituzione. Di quel testo furono soprattutto le parti riguardanti l'ordinamento giudiziario a portare più direttamente la sua impronta. In questa serie sono conservati anche i documenti relativi al viaggio in Cina del 1955, che vide Calamandrei a capo della Delegazione culturale italiana, la raccolta degli scritti politici editi e gli scritti in memoria di Calamandrei.

La quarta serie comprende il corposo carteggio di PC suddiviso in Lettere scritte da Piero Calamandrei, Carteggi qualificati e corrispondenza d'occasione e Corrispondenza indirizzata a Piero Calamandrei. Quest'ultima sezione è la più corposa, ben sette buste, ed è costituita da un fascicolo per ogni mittente; tra i fascicoli più cospicui si segnalano: Giorgio Agosti, Franco Antonicelli, Vincenzo Arangio Ruiz, Ernesta Bittanti Battisti, Riccardo Bauer, Aurelio Becca, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Dante Livio Bianco, Romano Bilenchi, Norberto Bobbio, Giuseppe Antonio Borgese, Piero Caleffi, Guido Calogero, Aldo Capitini, Guido Cimino, Ernesto Codignola, Tristano Codignola, Enzo Collotti, Benedetto Croce, Mario Delle Piane, Enzo Enriquez Agnoletti, Enzo Ferretti, Tommaseo Fiore, Vittorio Gabrielli, Carlo Galante Garrone, Alessandro Galante Garrone, Aldo Garosci, Crescenzio Guarino, Silvio Guarnieri, Arturo Carlo Jemolo, Giorgio La Pira, Enzo Tullio Liebman, Emilio Lussu, Clara Mattei, Egidio Menghetti, Augusto Monti, Umberto Olobardi, Vittorio Emanuele Orlando, Geno Pampaloni, Ferruccio Parri, Leopoldo Piccardi, Dino Provenzal, Guido Raffaelli, Carlo Ludovico Ragghianti, Ernesto Rossi, Paolo Rossi, Luigi Russo, Filippo Sacchi, Gaetano Salvemini, Michele Saponaro, Salvatore Satta, Antonio Segni, Ignazio Silone, Silvia Sprigge, Umberto Terracini, Corrado Tumiati, «Il Ponte», Manara Valgimigli, Leo Valiani, Franco Venturi, Giuseppe Vigni, Elio Vittorini, Umberto Zanotti Bianco, Adone Zoli.

La quinta serie è composta da un primo fascicolo di Scritti e ricordi di Piero Calamandrei bambino,  dall'Erbario composto da PC con erbe e fiori dei colli fiorentini nel 1904, e da una raccolta di fotografie di diverso argomento: distruzioni belliche di Firenze, traslazione delle salme dei fratelli Rosselli, episodi e personaggi del fascismo, decennale della fondazione de «Il Ponte», fotografie personali (tra le quali alcune relative alla partecipazione alla I guerra mondiale).

La sesta serie raccoglie una vasta collezione di Eco della Stampa relativa a PC, che copre un'arco cronologico che va dal 1950 al 1983, nonché una miscellanea di giornali, riviste ed estratti ove furono pubblicati gli scritti di Calamandrei.

BIBLIOGRAFIA

Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900 – L'area fiorentina, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki, 1996

Un caleidoscopio di carte: gli archivi Clamandrei di Firenze, Montepulciano, Trento e Roma, a cura di F. Cenni, Firenze, Il Ponte, 2010

Archivio Piero Calamandrei, inventario a cura di M. Nicastro, revisione di M. Bonsanti, note introduttive di E. Capannelli e di S. Neri Serneri e di M. Nicastro, Firenze, Polistampa, 2012

Codici e rose. L'erbario di Piero Calamandrei tra storia, fiori e paesaggio, Paola Roncarati e Rossella Marcucci, Firenze, Olschki, 2015

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