Archivi in Toscana

Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi

La vetrina dei segreti

A cura di Francesca Concioni, novembre 2020

L’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti Orme indelebili di un’Eccellenza culturale nelle fonti dell’A.F.L.

Lucca, Palazzo Provinciale – Il senatore Augusto Mancini presiede la cerimonia per la nomina a Socio onorario dell’Accademia del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, sabato 17 settembre 1955

Questi documenti sono conservati presso l'Archivio Fotografico Lucchese del Comune di Lucca “Arnaldo Fazzi”

In un momento in cui gli archivi italiani attraversano grosse difficoltà gestionali che in molti casi ne mettono in discussione la stessa apertura e quindi esistenza, credo sia fortemente necessario un “ritorno alle origini”, alla valorizzazione cioè dei documenti storici nella loro più intrinseca natura. Senza tutela e salvaguardia dei medesimi, non vi è possibilità di conoscenza e di progresso, non vi è consapevolezza e identità di operato.
Con questo breve saggio vorrei tentare di prendere simbolicamente per mano il lettore e condurlo ad aprirgli le porte dell'Archivio Fotografico Lucchese per renderlo così partecipe dello straordinario potenziale delle sue fonti attraverso l’attento esame visivo di una fotocronaca realizzata da Eugenio Ghilardi che registra importanti tornate di studio, nell’arco degli anni che vanno dal 1955 al 1974, e documenta l’attività di un’eccellenza culturale locale: l’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, fondata nel 1584.
Tracciare oggi una storia iconografica completa di questo prestigioso Istituto è praticamente impossibile per il semplice fatto che solo 1/4 dell'intero patrimonio dell'Archivio Fotografico Lucchese risulta catalogato. La restante parte sovente non si presenta accompagnata da indicazioni puntuali e precise ed è formata prevalentemente da negativi, la cui individuazione tematica richiederà forzatamente un massiccio intervento di digitalizzazione. Ciò che, quindi, metterò in risalto in questo contesto nasce da una personale ricognizione e selezione del materiale inventariato e non, da cui, vi assicuro, si manifestano già tendenze distintive ed esclusive che contribuiscono a far affiorare un passato degno di preminenza nel panorama culturale italiano.     
Contributi frequenti sull'Accademia  si scoprono a partire dagli anni 50-60 del Novecento e fanno in maggioranza riferimento al lavoro del professionista Eugenio Ghilardi. Per il periodo precedente non vi sono tracce significative di Ettore Cortopassi (9 maggio 1895-16 novembre 1989). campo artistico e familiare-commerciale, attraverso le pagine de “Il Popolo Toscano”, quotidiano diretto da Carlo Scorza, ultimo segretario del Partito Nazionale Fascista, puntarono l’accento sulle realizzazioni e sugli eventi politici più rilevanti del Regime tralasciando, a volte, gli avvenimenti di altro tipo.
Scorrendo le centinaia di negativi in rullo di Ghilardi, fotografo accreditato sia nelle occasioni pubbliche che in quelle private, si evince che i servizi non furono commissionati con cadenza e sistematicità ma probabilmente in base alla volontà espressa occasionalmente dal Presidente e all'interesse mostrato dai Soci dell’Accademia nei confronti di una specifica tornata, degna magari di nota. Stessa discontinuità si riscontra nella consistenza numerica degli scatti compiuti che è strettamente proporzionale al valore socio-culturale attribuito all'evento. E’ da sottolineare che in  alcuni casi, sembra palesarsi la precisa indicazione di focalizzare l'obiettivo sul carattere prettamente promozionale-scientifico e non politico-istituzionale o di routine del momento accademico. Di frequente il Sindaco o il Presidente della Provincia non sono addirittura ripresi nonostante siano tra i relatori ufficiali e non vi siano condizioni limitative che ostacolino l'attività del fotografo. Immagini limpide, oggi segnate dal tempo, nelle quali la tendenza cronachistica si miscela con l’innata e pregevole vena ritrattistica dell’Autore. Questi sommariamente i tratti generali e dominanti.
Passando poi ad accennare brevemente e riduttivamente alle specificità dei temi, si svelano all’osservatore una miriade di dati in grado di solleticarlo su svariati fronti. Tra i salienti: sabato 17 settembre 1955, nomina del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi a Socio onorario; mercoledì 14 maggio 1958, tornata solenne per festeggiare i settant’anni del poeta Giuseppe Ungaretti; domenica 24 maggio 1959, celebrazione del bicentenario dell’edizione lucchese dell’Enciclopedia di Denis Diderot; domenica 15 dicembre 1963, commemorazione di Lazzaro Papi nel secondo centenario della nascita; mercoledì 1° ottobre 1969, inaugurazione del quindicesimo Congresso Nazionale Archivistico; sabato 24 ottobre 1970, apertura dell’anno sociale con il ricordo di Giuseppe Ungaretti, scomparso il 1° giugno; lunedì 30 settembre 1974, prima giornata delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Ludovico Ariosto. Frammenti notevoli, resi tali dalla presenza e partecipazione di figure eminenti dello scenario politico e scientifico locale e internazionale. Orme indelebili di un’attività accademica apparentemente ordinaria, che le immagini rendono straordinaria con attimi d’intensa espressione culturale.

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