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La vetrina dei segreti

A cura di Monica Pierulivo e Rachele Bettini, 25 marzo 2016

Beverly Pepper a Piombino

Beverly Pepper al lavoro negli stabilimenti Italisider di Piombino, 1962
Archivio Fotografico Lucchini

Questi documenti sono conservati presso l'Archivio Storico del Comune di Piombino

 

Beverly Pepper, scultrice e pittrice statunitense, negli anni ’60 trascorse a Piombino un periodo significativo della sua vita artistica, lasciando alla città una sua opera, tuttora visibile nel giardino del Centro Giovani in viale della Resistenza.

Nata a Brooklyn nel 1922, dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce a Parigi per studiare pittura. Dopo una sua visita in Italia, si trasferisce nel 1951 a Roma, dove comincia ad esporre a farsi conoscere come artista. Il direttore artistico delle Arti Visive del Festival dei Due Mondi Giovanni Carandente, dopo avere visitato una sua mostra, in prevalenza composta da sculture in legno, propone all'artista di esporre l'anno successivo a Spoleto chiedendole di sperimentare la saldatura, di modellare e scolpire il metallo.

Per apprendere le competenze necessarie, nel 1962 la Pepper lavora quindi nelle officine italiane dell'Italsider, tra cui anche a Piombino, insieme ad altri 10 fra i maggiori scultori contemporanei. Presso gli stabilimenti siderurgici di Piombino realizza, con i residui dei prodotti d’acciaio, diciassette opere di medie dimensioni e tre grandi per la mostra a cielo aperto “Sculture nella città” destinate a Spoleto. Lavorando a stretto contatto con gli operai del reparto di carpenteria dello stabilimento piombinese, Beverly Pepper, considerata all’inizio con un certo scetticismo per il fatto di essere donna, riesce con la sua maestria a farsi apprezzare dagli operai che apprendono da lei le nuove tecniche della lavorazione dell’acciaio. Alcuni di loro, dopo questa esperienza, si dedicheranno alla scultura dell’acciaio, ottenendo anche dei buoni risultati.

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