L'Archivio storico del comune di Magliano in Toscana conserva 2939 unità che, dalla fine del XV secolo, ripercorrono la storia della comunità e delle sue istituzioni fino ad oggi.

Le prime notizie di questo archivio risalgono all'inchiesta dell'auditore Pompeo Neri del 1745, ma le carte subirono, negli anni successivi, le vicende politiche ed i cambiamenti amministrativi che interessarono anche altre comunità sottoposte al Granducato di Toscana, e che portarono frequentemente a concentrazioni e versamenti della documentazione e talvolta anche alla sua dispersione. Attualmente, infatti, buona parte della documentazione risulta reperibile presso altri istituti di conservazione: l'Archivio comunale di Scansano, in cui si conservano atti amministrativi; gli Archivi di Stato di Siena e di Grosseto, presso i quali sono custoditi, oltre che gli estimi ed i catasti, anche gli atti prodotti dalle antiche magistrature giudiziarie che insistevano su quest'area.

Tra i principali eventi che modificarono l'assetto del complesso archivistico è necessario ricordare la riforma del 1783, voluta dal granduca Pietro Leopoldo, con cui fu drasticamente ridotto il numero delle antiche comunità. Il Comune confluì dapprima sotto la nuova comunità di Pereta, poi sotto quella di Scansano. Solo tra 1808 e 1814, quando fu istituita la Mairie di Magliano, le tre comunità di Pereta, Montiano e Magliano, che costituisco tutt'oggi il comune di Magliano in Toscana, furono di nuovo riunite.

Anche le disposizioni di leggi e regolamenti intercorsi nel tempo provocarono una notevole movimentazione del complesso documentario: nel 1921 fu predisposto il deposito presso l'Archivio di Stato di Siena di tutti gli atti anteriori al 1860, e nel 1963 l'amministrazione comunale di Magliano in Toscana versò in deposito anche la documentazione archivistica prodotta dalla comunità tra 1814 e 1865 al nuovo Archivio di Stato competente per territorio, quello di Grosseto.

Nel 1982, con la consulenza scientifica della Soprintendenza Archivistica della Toscana, furono individuati locali idonei alla conservazione dei documenti e si dette avvio alla riunificazione dell'archivio. Furono revocati i depositi, e tra il 1984 e il 1985 il comune di Magliano in Toscana tornò in possesso della propria documentazione archivistica.

Nel novembre 1998 ebbero inizio le attività di schedatura e di inventariazione, alle quali seguirono nel 2004 e nel 2009 le pubblicazioni a cura di Barbara Salotti e Riccardo Belcari degli strumenti inventariali, relativi rispettivamente all'archivio preunitario e postunitario. La cesura è stabilita, com'è consuetudine, dal 1865, anno dell'unificazione amministrativa nazionale.

I lavori sull'Archivio di Magliano si sono conclusi con la pubblicazione della copia degli Statuti, realizzata nel Settecento con ogni probabilità ad uso del giusdicente. L'edizione ha prestato particolare cura al confronto con la copia più antica (di XV secolo), conservata all'Archivio di Stato di Siena.

Il Preunitario consta di 375 unità e comprende le sezioni Comunità di Magliano (1492-1783), Comunità di Montiano (1595-1783), e Comunità di Pereta (1670-1788), relative al periodo antecedente la riforma amministrativa di età napoleonica; seguono Maìrie di Magliano (1808-1814), Comunità di Magliano (1814-1865), Comunità di Montorgiali (1532-1593), compresa sotto la giurisdizione di Pereta nel 1597, ma, come ben evidenziato nell'inventario, inserito solo per errore tra le carte restituite alle nuove comunità, Vicariato feudale di Magliano (1585-1807), Podesteria di Montiano (1835-1837). A queste si aggiunsero gli archivi aggregati Spedale di Magliano (1586-1748) e Madonna delle Grazie (1629-1690).

Il Postunitario consta di 2564 unità dal 1866 al 1964, le serie, in totale 46, sono state individuate seguendo le competenze degli uffici produttori e le tipologie documentarie. Accanto alla documentazione di carattere più ampio costituita dal carteggio generale, vi è quella di tipo particolare e specifico quali gli atti deliberativi, i riassuntivi, generalmente di natura finanziaria, i certificativi prodotti dagli uffici anagrafe, elettorale e stato civile e i giustificativi, quali i mandati di pagamento e di riscossione.

A questo complesso si aggiungono 17 archivi aggregati, prodotti da enti indipendenti, ma che con il comune di Magliano intrattenevano rapporti stretti e funzionali: Giudice Conciliatore (1879-1991), Congregazione di Carità (1890-1937), Ente comunale di Assistenza (1937-1977), Pubblica assistenza di Magliano in Toscana (1915-1930), Società Filarmonica "Giuseppe Verdi" (1928-1935), Partito nazionale fascista - Fascio di Combattimento di Magliano in Toscana (1926-1942), Consulta comunale (1931-1933), Comitato comunale Opera Nazionale Maternità e Infanzia (1933-1974), Comitato comunaleUnited Nation Relief and Rehabilitation Administration (1947-1949), e diversi Consorzi stradali per la via di Fonteblanda, via vicinale di Pereta-Colle di Lupo, Bestiale, La Carla, La Carlina, La Capitana, Pian dell'Osa, dal 1901 fino al 1975, e il Consorzio Antidacico Magliano-Pereta (1927-1935).

Informazioni e immagini - realizzate e gentilemente concesse da R. Belcari - sono state tratte dagli inventari sopra citati, dei quali si riportano le indicazioni bibliografiche, e dal censimento svolto nel 2014 sugli archivi storici comunali della provincia di Grosseto dalla cooperativa Tesauro, nell'ambito delle attività di valorizzazione della Rete degli archivi di Grosseto. Si segnala inoltre che l'inventario dell'Archivio preunitario è stato recentemente reso disponibile anche on line sul sito Archivi storici toscani (AST).