Le manifestazioni rappresentano una delle colonne portanti dell’attività dell’Azienda Autonoma del Turismo, settore in cui l’intervento finanziario dell’ente è stato negli anni sempre più pronunciato.
Per il successo delle mostre l’AAT si avvale anche dell’aiuto di autorevoli personalità della cultura come Armando Nocentini, Carlo L. Ragghianti, Mario Salmi, Guido Morozzi, Ugo Procacci e dirigenti o funzionari delle soprintendenze ai monumenti e alle gallerie. Le esposizioni sono ideate non solo a Strozzi, ma anche al Forte di Belvedere, a Palazzo Pitti, a Orsanmichele o in altri musei. Decisiva si rivela pure la collaborazione con operatori economici come i fratelli Mario e Giuseppe Bellini per le biennali dell’Antiquariato, Franco Torrini responsabile della manifestazione mercantile degli orafi, Giuseppe Soin o Giovan Battista Giorgini per le sfilate di moda.
L’archivio conserva documentazione relativa a numerose mostre organizzate o assistite dall’AAT, tra le quali: mostra Michelangiolesca a Dusseldorf (1962), Henry Moore (1972), Walter Gropius (1975), Bruno Saetti (1982), Picasso l’opera litografica (1982), Ottone Rosai (1983), Armando Spadini (1984), Fortuny nella Belle Epoque (1984), da Pechino a Nanchino in bicicletta (1988), L’art de la table Maison Cartier (1988), le biennali internazionali dell’Antiquariato (1960-1975). L’Azienda è rappresentata anche nel consiglio del Maggio Musicale e interviene con azioni pubblicitarie di fiancheggiamento e con un contributo finanziario di solidarietà, attività testimoniata dalla serie “Teatro comunale”.
È la principale delle attività dell’ente e si esplica nel continuo rapporto con giornalisti, operatori turistici, studiosi e turisti che dall’Azienda ricevono informazioni e assistenza prima e durante la visita a Firenze. L’AAT promuove la città attraverso la spedizione di materiale turistico nel mondo, campagne promozionali mirate, allestimento di vetrine e mostre in Italia e all’estero, l’organizzazione di gite verso ville e fattorie nei dintorni di Firenze.
Tale attività è documentata dalla serie “Promozione e pubblicità”.
Da subito l’AAT si occupò di comunicare attraverso stampa e tv l’immagine di una Firenze che si adoperava per superare le difficoltà causate dalla terribile alluvione del novembre 1966. Tra le iniziative va ricordata una grande mostra di arte moderna a palazzo Strozzi, inaugurata il 26 febbraio del 1967 per dimostrare la vivacità e la ripresa culturale della città.
Nella busta contrassegnata “Alluvione”, è conservato il carteggio (con numerose lettere di ringraziamento), le pratiche relative ai sopralluoghi, ai finanziamenti pubblici e privati e alla distribuzione dei contributi ricevuti.
L’ AAT ha anche lasciato testimonianze concrete e permanenti della sua attività in diversi luoghi della città, dall’illuminazione dei monumenti, all’introduzione dell’aria condizionata a palazzo Pitti, al rinnovo dei servizi sanitari agli Uffizi, fino al distaccamento degli affreschi esposti alle intemperie, che sono stati poi oggetto di due mostre al Forte di Belvedere. Il Forte di Belvedere stesso è stato restaurato e restituito ai cittadini a partire dal 1955 grazie al finanziamento da parte dell’Azienda di tutte le spese della Soprintendenza.
Oltre ai pieghevoli, manifesti e tutto il materiale promozionale che l’Azienda distribuiva nei centri di informazione turistica italiani ed esteri, esistono vere e proprie pubblicazioni curate dall’AAT. Tra queste si segnala la collana “Firenze domani” della quale si conservano in archivio gli originali e le bozze dei tre volumi: “La Natura in Toscana”, “Turismo a Firenze” e “La Scienza a Firenze”.