Esiste un “Fondo Documentazione Arturo Paoli”, visitabile on line, che raccoglie e conserva le sue carte e i suoi scritti editi e che si è costituito grazie all'interesse di un folto gruppo di amici e persone legate al sacerdote, sia italiane sia di altri paesi, come quelli latino-americani, con il beneplacito dello stesso Paoli, il quale scrive, a tal proposito: Su suggerimento di alcuni amici ho accettato l’idea che si costituisca presso la [fondazione della] banca del monte di Lucca un fondo apposito di volumi e di documenti che mi riguardano. La [fondazione della] banca ha dato la sua disponibilità a garantire la conservazione, la catalogazione, l’accesso e la possibilità di consultazione di tale materiale agli studiosi e agli amici che volessero prenderne visione, salve le norme che riguardano la privacy e la tutela archivistica in materia” (9 novembre 2005).
Nel sito sono spiegate le motivazioni per cui la Fondazione, attuale proprietaria dell’archivio, e gli amici a lui più vicini hanno pensato di raccogliere tutta la documentazione prodotta dal Paoli insieme ai libri e agli articoli pubblicati su numerose riviste. L'importanza di tale progetto va ben al di là del riconoscimento dovuto ad una personalità molto amata: infatti la sua vita svoltasi in Italia sia ai vertici dell'Azione Cattolica negli anni cinquanta, che come 'piccolo fratello' di Charles de Foucauld nel deserto algerino o in Sardegna o in numerosi paesi dell'America Latina, ha attraversato momenti e problemi tra i più significativi della storia della Chiesa e della società italiana e mondiale del XX secolo (Bruna Bocchini e Pier Giorgio Camaiani, responsabili scientifici del Fondo Paoli).
La sede del Fondo Documentazione, inaugurato il 3 dicembre 2011, conserva sia la biblioteca che il fondo documentario. Quest’ultimo comprende materiali provenienti dagli archivi privati di amici e di gruppi, raccolti e catalogati in “carte” intestate ai singoli donatori: Si tratta principalmente di: lettere, manoscritti, appunti, trascrizioni o registrazioni di conferenze, trascrizioni o registrazioni di omelie, locandine di incontri con Arturo Paoli, fotografie, filmati.
Le “carte” dagli archivi privati costituiscono il nucleo principale dell’archivio. Scrive Silvia Pettiti, sua segretaria personale dal 2001 al 2005 e curatrice di molti suoi scritti: I privati che hanno donato le proprie “carte” sono attualmente diciassette e i materiali devoluti comprendono prevalentemente epistolari, registrazioni di meditazioni e conferenze, omelie, manoscritti, bozze di articoli o libri, fotografie. In primo luogo vanno menzionate le “carte” conferite dallo stesso Arturo Paoli, provenienti da due abitazioni diverse (la casa della nipote Armida Paoli Vannucci a Pistoia e la casa Beato Charles de Foucauld di Lucca in cui Paoli ha vissuto fino al giorno della sua morte) e da lui stesso visionate e selezionate con il mio supporto. Tra i vari e tanti materiali, merita di essere citata la copia manoscritta delle lettere indirizzate a Ludwig Greve (quasi tutte pubblicate nel libro Un amico a Lucca,edizioni Carocci 2006, a cura di Klaus Voigt), alcune lettere a personalità pubbliche di rilievo (Romano Prodi, Vannino Chiti, Walter Veltroni), alcuni messaggi o biglietti ricevuti da analoghe personalità (mons. Loris Capovilla, il card. Carlo Maria Martini, Alain Elkann). A queste vanno aggiunte le carte depositate dalla dott.ssa Paterni che le aveva ricevute dallo stesso Paoli prima della costituzione del Fondo. Si tratta principalmente di lettere, di bozze di interviste o articoli, di materiali vari come agende e appunti manoscritti.
Ancora dal sito web del Fondo Documentazione attingiamo le seguenti informazioni: La donazione più antica è rappresentata dalle “carte Fava”, l’amico lucchese di Paoli che per primo ha contribuito alla costituzione di questo Fondo Documentazione. Le “carte Fava” raccolgono materiali di vario genere (articoli, appunti, lettere, proposte di iniziative, bozze, fotografie, locandine di incontri) e di ingente quantità. Tra le lettere indirizzate a Paoli vanno menzionate quelle del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del professor Umberto Veronesi; tra quelle scritte da Paoli vi è l’originale del 29 gennaio 1954 indirizzata a un amico sacerdote. Grazie a Luciano Fava, nell’aprile 2009 giunse al Fondo Arturo Paoli il lascito di Giovanni Villani, cugino di parte materna di Paoli e suo “amministratore” dal 1960 al 2000. Si tratta di 423 fogli di corrispondenza in gran parte olografa, suddivisi per anno, come lo stesso Fava aveva annotato conferendoli al Fondo. Oltre al ricchissimo epistolario (269 lettere indirizzate al cugino, spesso insieme ai familiari), vi sono appunti di viaggio, copie di articoli, bozze di altre lettere […].
Le “carte Camaiani-Bocchini” costituiscono un bagaglio di particolare valore perché il professor Camaiani, per la sua competenza professionale di storico e per il suo legame personale di amicizia con Paoli fin dagli anni Quaranta, per primo fu incaricato dallo stesso Paoli di conservare alcune delle sue carte e dei suoi diari […].
Le “carte Allegretti-Crespellani” sono costituite principalmente dal ricco epistolario scambiato tra Paoli e i coniugi Allegretti Crespellani, iniziato nel 1958 quando Paoli viveva nella frazione mineraria di Bindua nell’Iglesiente, e il prof. Allegretti era un giovane molto impegnato, allora dirigente presso la Regione Sardegna […].
Alcuni amici personali di Arturo Paoli (tra gli altri Maria Buttironi Maria Luisa Cortopassi Colombini, Giuseppe Lista, Lorenzo Moroni e il gruppo Operazione Terzo Mondo,) hanno messo a disposizione la corrispondenza epistolare ricevuta da Paoli, che talvolta copre un arco temporale superiore ai 50 anni (Cortopassi-Colombini), altre volte carteggi importanti come uno scambio epistolare tra Arturo Paoli, David Maria Turoldo e il Cardinale Carlo Maria Martini (Buttironi, 1984) o hanno consentito l’accesso ad ulteriori archivi, come quello della Fondazione Primo Mazzolari (attraverso Moroni) e l’acquisizione del carteggio di Paoli con don Mazzolari (1942-1958). In molti casi l’amicizia personale è accompagnata dal sostegno alle attività di Paoli in America Latina, pertanto sono numerosi i materiali informativi (locandine, opuscoli, lettere) relativi a incontri di sensibilizzazione e solidarietà rivolti alle popolazioni con cui Paoli viveva.
L’elenco completo delle “carte” ricevute da queste persone è consultabile nella sezione ”Gli archivi privati” di questo sito.
Altra documentazione confluita in archivio proviene dalla donazione di Sivia Pettiti (corrispondenza, bozze di articoli e libri, agende di viaggio, registrazioni delle omelie domenicali e di altri incontri pubblici), e da quella della professoressa Paterni (documenti provenienti dagli archivi della Gi.A.C. relativi agli anni 1949-1953, catalogate come “carte Gi.A.C.” (verbali di riunioni, di appunti personali e quaderni, di opuscoli ciclostilati o stampati relativi ad incontri di formazione dei gruppi della Gi.A.C.). Nel sito web suddetto è pubblicato il catalogo on line del Fondo documentario Arturo Paoli, in formato pdf. a cura di: dott. Federica Fontana, dott. Paola Paterni, dott. Silvia Pettiti con la collaborazione di: dott. Anna Benedetto, dott. Laura Gianni e dott. Chiara Parenti. La documentazione è stata classificata in base a 15 sezioni: epistolario, diari, scritti vari, attività editoriale, progetti di solidarietà, sud America, Italia, iniziative pubbliche, materiale multimediale, fotografie, riconoscimenti pubblici, omelie, carte varie, congregazione piccoli fratelli, carte riservate.