E' stato pubblicato sul sito dell'Archivio di Stato di Firenze un nuovo database inventariale a cura di Anna Bellinazzi, Francesco Martelli e Sonia Puccetti sui catasti ottocenteschi e gli archivi aggregati.
Il progetto di inventariazione ha riguardato un grande e complesso insieme di fondi archivistici, relativi ai molti uffici che nel XIX secolo, fino all’ Unità, esercitarono competenze in merito alla tenuta e all’aggiornamento dei registri catastali, a partire dalla preparazione e impianto del primo fondamentale catasto geometrico particellare di tutto il Granducato, avvenuti nel 1817-1834 ad opera di un’apposita Deputazione, col significativo precedente in epoca francese (1810-1814).
Malgrado le perdite avvenute a causa di scarti deliberati e di eventi naturali, l’insieme di questa documentazione è oggi valutabile complessivamente in circa 20.000 volumi e filze, oltre a più di 16000 mappe e lucidi catastali, ripartiti attualmente in vari fondi: Deputazione sopra il catasto (1810-1834); Commissione per l’ultimazione del nuovo catasto (1835-1839); Ufficio generale delle comunità del regno (1802-1806); Ufficio generale delle comunità del Granducato (1814-1825); Soprintendenza alla conservazione del catasto (1825-1834); Soprintendenza generale alle comunità (1840-1848); Ufficio di conservazione del catasto (1835-1840); Direzione generale del pubblico censimento (1848-1865). Inoltre, Una grande quantità di materiali di aggiornamento (in particolare Supplementi ai campioni e tavole indicative, arroti e giustificazioni di voltura, arroti di conservazione) a partire dall’attivazione del catasto particellare (1832-1835).
Si tratta di materiali di grandissima importanza per la storia dell’amministrazione e del territorio del granducato di Toscana nella prima metà dell’Ottocento; assolutamente imprescindibili per ricostruire l’assetto e la storia della proprietà immobiliare, ma anche le strutture agricole-forestali ed urbane e la loro evoluzione.
Attraverso l’utilizzazione del software Arianna e la messa a punto di un’apposito formato Web, si è giunti a completare e rendere disponibile online uno strumento inventariale utilizzabile per la ricerca e la richiesta di questa documentazione.
Il lavoro è stato portato avanti grazie agli specifici finanziamenti erogati negli anni sia dalla Direzione Generale degli Archivi del Ministero dei Beni Culturali che dall’Ente cassa di Risparmio di Firenze, che hanno consentito di impiegare nel lavoro di inventariazione giovani archivisti sotto la guida del personale tecnico-scientifico dell’Archivio di Stato di Firenze.
Fonte: ASFi