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La vetrina dei segreti

A cura di Paolo Fornaciari, 10 luglio 2016

Maggio 1827. Il primo stabilimento balneare di Viareggio - I parte

Particolare di una cartolina pubblicitaria degli stabilimenti balneari viareggini

Questi documenti sono conservati presso l'Archivio Comunale di Viareggio

Viareggio fu sicuramente una delle prime città d'Italia, se non la prima in assoluto, che s’impegnò a favorire ed incoraggiare il turismo balneare.
Dai documenti d’archivio si può apprendere che la pratica dei bagni di mare risale ai primi anni dell’Ottocento. Nel febbraio del 1812, infatti, il Maire di Viareggio (l’allora Sindaco) scriveva al Ministro dell’Interno dello Stato di Lucca per protestare contro una disposizione sanitaria che proibiva la frequentazione della spiaggia perché il divieto “risultava odioso per i villeggianti e per la stagione balneare”.
Nel luglio 1814, in una lettera del Maire si legge che “il mare è calmo ed i villeggianti hanno fatto le solite bagnature”. Un regolamento della polizia municipale del 1820 informa che durante i bagni di mare gli uomini dovevano essere separati dalle donne.
Poi nel 1822 furono emanate precise norme che regolamentavano, in ossequio alla morale del tempo, l’attività balneare. La spiaggia di ponente fu destinata per i bagni delle donne e quella di levante per gli uomini e “nel tempo delle bagnature è proibito agli uomini di passeggiare sulla spiaggia delle donne e viceversa; ed a più forti termini è proibito agli uomini di bagnarsi dalla parte delle donne e alle donne dalla parte degli uomini".
Da questi primi documenti non è possibile rilevare l’esistenza di alcuna specifica attrezzatura adibita alle bagnature se non rudimentali capanne di paglia e di falasco che servivano per spogliarsi lontano da occhi indiscreti e per offrire riparo dai raggi del sole.
Poi, ben presto sorsero un po' dovunque i primi stabilimenti balneari sull’esempio di quelli costruiti nel 1822 a Dieppe, in Francia. Infatti, nel maggio 1827 il Gonfaloniere di Viareggio, Alfonso Cittadella, chiese al Ministero dell’Interno del Ducato di Lucca l’autorizzazione per la realizzazione di un vero e proprio stabilimento balneare affinché i bagnati “possano ivi ritrovarvi dei comodi sufficienti onde, al coperto dalli sguardi altrui, liberamnte si spoglino e si rivestano, con tutti quei riguardi che si devono alla decenza”.
Il Ministro si dichiarò subito favorevole perché, come scrisse nella risposta del 5 giugno, il progetto “potrebbe essere di profitto a codesta Città e al Ducato”.

- continua -

Questo testo è tratto dal sito del Comune di Viareggio

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