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Storia della famiglia e sommaria genealogia degli ultimi due secoli

Ippolito Venturi (1752-1817), di nobile famiglia fiorentina ascritta al patriziato fiorentino fin dal 1751, era figlio del senatore Neri Venturi e di Marietta Firidolfi. Si occupò di studi di economia rurale ed introdusse in Toscana l’estrazione dell’olio dalla sansa di oliva e dai semi di lino. Vicino alle sue proprietà sparse in tutta la Toscana (la fattoria di Lecchi, a Poggibonsi, quella di Belmonte all’Antella, Firenze, quella di Carmignano, e Collegalli) aprì anche fornaci di laterizi e vasellami.
Particolarmente legato alla Francia per i suoi viaggi e per il matrimonio con la francese Marianna Testard, essendo ultimo del suo casato e privo di discendenza, adottò, con atto del 10 marzo 1792, Carolina Colon, figlia di primo letto della moglie e di Pietro Colon. Nel 1801 la dava in sposa al marchese Paolo Garzoni di Lucca che aggiungeva il cognome Venturi al proprio.

Paolo Garzoni (Lucca, 15 giugno 1762 - Pisa, 18 febbraio 1842) era il rampollo di una antica e ricca famiglia lucchese, aveva studiato al Collegio Nazareno di Roma e aveva iniziato la sua attività pubblica come diplomatico: lo troviamo nel 1790 presso l’imperatore Leopoldo II e, dal 1796 al 1797, impegnato in diverse missioni diplomatiche in Francia presso Napoleone.  All’arrivo dei Francesi a Lucca, all’inizio del 1799, entrò a far parte del nuovo governo, il Direttorio, insieme al Moscheni, a Stefano Erra e ad altri che si erano messi al servizio dei Francesi nell’intento di conservare l’autonomia della città di Lucca e del stato. Dopo alterne vicende che videro i Francesi cacciati da Lucca nel luglio di quell’anno grazie agli Austro-Russi,  e il loro ritorno in Lucca dopo la battaglia di Marengo (1800), si formò un governo provvisorio nel quale Paolo Garzoni fu ministro degli Affari esteri (in questa veste lo troviamo a Firenze nel 1801 presso Murat). La sua attività diplomatica proseguì anche sotto il Regno d’Etruria per il quale fu mandato a Parigi dal 1807 al 1808. Ciambellano della principessa Elisa Baciocchi (1809) e governatore del Palazzo imperiale a Firenze, come Gran Maresciallo di palazzo seguì la Baciocchi a Parigi dove rimase fino al luglio 1812. Per i suoi meriti presso l’Impero fu nominato barone dell’impero.

Dal matrimonio con Carolina Venturi nacquero tre figlie: Marianna, Chiara e Luisa. Alla prima il nonno Ippolito Venturi assegnò l’eredità della sua famiglia, insieme all’obbligo di assumerne il cognome. Marianna sposava nel 1821 il marchese Leopoldo Carlo Ginori Lisci (1788-1837), portandogli una cospicua dote di 300.000 scudi. Dal loro matrimonio nasceva Lorenzo (23 maggio 1823 - 13 febbraio 1878), il quale si univa in matrimonio con Ottavia Strozzi Majorca Renzi.
I figli nati dal loro matrimonio erano: Carlo (1851-1905) con il quale proseguiva la discendenza Ginori Lisci, Ippolito (1858-1947), Giulia che sposava Pietro Torrigiani Guadagni e Marianna, che sposava Andrea Digerini Nuti.
Ad ereditare patrimonio e cognome Venturi da parte della nonna paterna Marianna Garzoni Venturi era Ippolito, dal quale ha inizio il ramo Venturi Ginori Lisci, che mantenne il diritto di fregiarsi del titolo di “marchesi di Riparbella”, spettante ai Ginori Lisci.

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